La prima notizia è che il vino "naturale" è vivo e gode di buona salute. La seconda è che ha paura di sé stesso. Difficile spiegare altrimenti i dubbi, le perplessità e i timori che condizionano un movimento che in pochi anni è riuscito a sconvolgere l’ordine costituito e a imporsi a livello qualitativo arrivando addirittura a modificare il gusto di parte del pubblico e le scelte delle grandi aziende. Il fatto che si tratti di un fenomeno ancora circoscritto nei numeri e nelle dimensioni rende ancora più incredibile il successo del naturale, che partito da esigenze di tipo etico (salvaguardia dell’ambiente e del territorio, rigetto della chimica, attenzione alla salute di chi beve) e culturale (aderenza territoriale, rifiuto della serialità, rilancio di zone sottovalutate, riscoperta di vitigni dimenticati) ha finito per influenzare il mainstream: oggi sono molte le aziende convenzionali che cercano in qualche modo di sintonizzarsi sull’onda, realizzando linee di produzione dedicate e avvalendosi della collaborazione di consulenti biodinamici....
Montemattina 2015, Il Tufiello – Guido Zampaglione è un eterno ragazzo ma ormai non è più una sorpresa per nessuno: un campano che dopo essersi imposto in Piemonte ha deciso di farsi profeta in patria e ci è riuscito. Ne è dimostrazione questo Fiano di montagna: verticalità, sostanza, calore, mineralità. Un gran bel giro di giostra.
di Marco Arturi
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