La Prima-Vera del Dolcetto
di Davide Micheletti
... Neboluso ed Ipogeo con una ruvida stuttura contadina. Macerato
nell'umida campagna monferrina trae sensazioni terragne profonde.
Diffidente elargisce scudisciate tanniche e fendenti ferrosi ,creando
una cortina di cenere ed inceso, innazi ad un'olfatto esterrefatto.
Prepotente usurpa la scena solar-speziata proponendo un'atipica
sensazione autunnale pervasa dalla prime nebbie serali. Dischiude infine
misteriosi manti di ciclamini persistenti.
lunedì 5 giugno 2017
venerdì 28 aprile 2017
mercoledì 26 aprile 2017
mercoledì 29 marzo 2017
Tenuta Grillo: l'evoluzione di un amore
Goodwine from the sea Federica Celussi
Tenuta Grillo: l’evoluzione di un amore
Sabato scorso sono andata a visitare Tenuta Grillo .. L’aria era tagliata da un vento furbo e freddo.
Raggiungo l’entrata della tenuta. Un suggestivo viale alberato tra i vigneti.Ad attendermi Guido Zampaglione. E’ un uomo alto, stretta di mano decisa, elegante.Mi
conduce in vigna raccontandomi che, voleva produrre vini da lungo
invecchiamento, quindi con una certa struttura e carattere. E questo si
riesce ad ottenere quando l’acqua non ristagna. Così ha cercato un
podere dalla Sicilia a Montpellier , visto che le sue radici sono in
Irpinia dove al Tufiello con
il padre produce il Sancho Panza, e si è fermato a Gamalero dove ha
trovato tutto quello che voleva. Le varietà presenti a terra, barbera
dolcetto e freisa, erano perfette per fare vini longevi, senza alcun
trattamento chimico.
..... Poi entriamo in casa. Mi accoglie Igiea Adami, sua moglie. Igiea produce
riso biologico piantando le piantine una a una a mano. Il profumo che
proviene dalla cucina in questo meraviglioso casale di altri tempi che
esiste nei sogni di molte persone, con un grande camino, mattoni e
legno, è delizioso. Sa di famiglia. E la generosità e l’ospitalità di
Guido e Igiea sono distesi sul tavolo in legno. Guido comincia a
stappare i vini. Per primo Solleone, sauvignon color oro. Un
esperimento. E’ un vino muscoloso, che vuol dire la sua, sia al naso che
in bocca. Lungo, ferroso, tannico. Da abbinare con carni. Poi stappa
Baccabianca: mi innamoro di questo vino color ambra, che riesce a
sorprenderti sia al naso che in bocca. Tutto quello che non ti aspetti
dal cortese. Profumato, da meditazione. (leggi tutto...)
lunedì 20 marzo 2017
iSymposium by gil grigliatti
Ancora un risotto eccellente da Gaudenzio, Torino.
'Ancora un risotto eccellente da Gaudenzio Vino e Cucina, Torino'.
Ed un vino in abbinamento riuscito: Baccabianca, Cortese di Tenuta Grillo.
Ed un vino in abbinamento riuscito: Baccabianca, Cortese di Tenuta Grillo.
Piatto esaltato dall’abbinamento scelto da Stefano Petrillo: Baccabianca 2009, Tenuta Grillo di Gamalero (AL).
Vino profumato, dalla grande personalità, sapido ed appena tannico (fa un po’ di macerazione). Perfetto sul nostro piatto!
Guido Zampaglione ci delizia ogni volta con il suo Cortese! E’ straordinario che un non autoctono, come Guido, riesca ad interpretare un vitigno autoctono come nessun altro in quella parte dell’alessandrino prima di lui! Più volte ho detto che il Cortese è davvero un grande vitigno dalle potenzialità enormi. E’ stato sempre solo svilito ed umiliato. Ma un vignaiolo serio produce un grande vino. Come dice la retroetichetta: Prima la vigna, lunghe macerazioni, lieviti indigeni, non filtrato. 2009!!! Vino Bianco.
Fuori da qualsiasi DOC, ma dentro ai nostri cuori!
sabato 11 febbraio 2017
Vortex du Gosier
Des bouteilles, des gens, du cochon, du bonheur....
La Pecoranera (On est toujours le mouton noir de quelqu'un)
J’ai toujours eu une certaine tendresse pour les moutons noirs, pour
ceux qui, au milieu du troupeau, se distinguent, font tache. Les "pas
comme les autres", ceux qui tranchent, marchent en sens inverse, ceux
dont la foule est effrayée à l’idée qu’ils puissent déteindre sur les
autres.
Un mouton noir, j'ai souvent eu l'impression d'en être un. Faire des
choses incomprises, aller loin dans mes passions, parfois trop loin, et
puis tout laisser tomber. Ne pas accepter ce qui ne me plait pas. Et
puis se confronter aux regards, aux questions, aux critiques, gentilles
ou acerbes mais bien présentes. Au début, essayer d'expliquer ses
motivations, sa vision des choses, en vain, pour finalement tout envoyer
valser..........
Quelques temps plus tard, je m’ouvris tranquillou une bouteille de ce fameux carton, seul à la maison. PECORANERA. Pour faire court j’ai adoré ce vin. Un nez intense, persistant. En bouche c’est dense, complet, costaud mais fin et frais. Je pense "vin de paysan" sans savoir pourquoi. C’est étrange, ça ne ressemble à rien mais j’aime ça. J’aime vraiment, beaucoup. Je suis rassuré. Alors, quelques semaines plus tard, je décide d’apporter le deuxième exemplaire de ce PECORANERA lors d’une réunion familiale, tout fier de ma bouteille, heureux à l’idée de faire découvrir cette rareté au goût si original. Voilà... Ils ont été gentils, n'ont rien dit. J'ai fini seul la bouteille.**....................................
domenica 8 gennaio 2017
Porthos ribelle nobile disperato
4 Gennaio 2017
Seguire le briciole, il vino e la sua intimità
PECORANERA 2004 (freisa in prevalenza, barbera, dolcetto, merlot)
Odore d’animale, di salame, soppressa e sottaceti vari, cuoio e fumo, i tannini si sistemano mentre tutto l’insieme ruota e si porta appresso la stessa valigia per arrivare al cuore di tutte le storie. Non fa snorkeling, si butta direttamente in profondità, senza luce e senza sonar, sa dove andare, come Enzo Maiorca. Note speziate e dolci, cannella, macchia mediterranea; è caleidoscopico nel mostrarci le sue facce, di terra e graffi, di calore e frutta matura, di grande seduzione. Per sentieri di lentezza. Odori organici si consolidano. Note terrose non facili, ma la freschezza e l’autorevolezza balsamica è da Forever Young.
Vite di Vino
VITE DI VINO
Ευοί! Ευάν!
PRATOASCIUTTO 2005
Dolcetto (100%) – 13,5%
Destro-sinistro, destro-sinistro, i pugni si agitano in aria; il
pugile, concentratissimo, scalpita ma si controlla, aspetta il momento
giusto. All’improvviso scaglia un destro secco liberando la sua forza
impetuosa. La pelle, imperlata di sudore, luccica e incide; i momenti
passano, l’imponente forza si allenta e i muscoli si rilassano, finisce
il primo round. Nel suo angolo, il nostro pugile cerca di rilassarsi
mentre viene rinfrancato; chiude gli occhi, pensa alle passeggiate che
faceva da piccolo nel bosco, ai frutti che raccoglieva, le more, i
lamponi, i mirtilli.. al profumo delle foglie bagnate e a quell’aroma di
violette! Il secondo round comincia; ora è meno irruento, lavora di
fino e i suoi colpi sono mirati, taglienti, precisi. La sua mole robusta
viene affiancata da un’agilità e una grazia impensabili, una
combinazione atipica che non può che portarlo alla vittoria finale.
Ammirevole!
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